Un partito termodinamico: quattro appuntamenti per combattere l’entropia
Un partito termodinamico: quattro appuntamenti per combattere l’entropia

Un partito termodinamico: quattro appuntamenti per combattere l’entropia

di Stefano Nenciarini, Vicesegretario dei GD Prato

I giorni che stiamo vivendo sono tra i più importanti nella vita di un partito: si è infatti aperta la discussione congressuale, che porterà il Partito Democratico a eleggere il proprio segretario nazionale. Per definizione, il congresso ha il potere di definire la linea politica e di modificare lo statuto; inoltre elegge l’assemblea nazionale, che funge da massima istanza decisionale del partito.
Date queste premesse, è facile comprendere la necessità di una discussione che sia quanto più possibile seria, profonda e condivisa. Sebbene queste siano le caratteristiche di ogni momento elettivo in un’organizzazione politica, calandoci nell’attuale contesto storico la necessità sopracitata diventa quasi un’impellenza: il PD ha bisogno come mai prima d’ora di una forza unificatrice, che possa al contempo tracciare un percorso ideologico e formare una classe dirigente in grado di perseguirlo.

Tra gli eventi che hanno interessato la politica italiana negli ultimi mesi, infatti, ce ne sono due che hanno pesato in maniera considerevole sulla stabilità del PD.
Il primo, ovvero l’esito del referendum costituzionale, soprattutto nelle fasce degli under 35 e dei centri urbani con alta disoccupazione, ha simboleggiato un segnale inequivocabile per un partito di centrosinistra che si propone di rappresentare anche e sopratutto gli ultimi.
Il secondo è stato la fuoriuscita di alcuni componenti della classe dirigente che, al netto delle considerazioni personali, rappresentavano anche la nostra storia.
Emerge quindi il bisogno di riaffermare il principio plurale e unitario che ha dato vita al PD, e che gli ha permesso di rappresentare per anni il più importante baluardo del progressismo in Italia.

Prendendo in prestito un concetto scientifico, il secondo principio della termodinamica afferma che l’entropia di un sistema tende a salire nel tempo. In parole semplici, ci dice che in natura la tendenza al disordine e alla disgregazione è più forte di quella all’unità. Se potessimo traslare questo concetto nell’ambito della stabilità di un’organizzazione politica, allora diremmo che per garantire l’unità è necessario uno sforzo attivo e costante, che contrasti la tendenza alla divisione.

Noi Giovani Democratici sentiamo sulle spalle il peso di questo sforzo: siamo la generazione democratica, nata dentro il PD, e quindi chiamata a incarnare la vera sintesi delle tradizioni che sono faticosamente riuscite a crearlo. Vogliamo quindi farci promotori di una discussione congressuale che riporti l’attenzione sulle grandi sfide della nostra società, perché crediamo che solo proponendo soluzioni condivise sia possibile tornare a rappresentare una speranza per chi non riesce a vedere nella politica il mezzo per migliorare la qualità della propria vita.

Per questo, noi GD Prato organizzeremo quattro incontri aperti alla cittadinanza durante il mese di aprile, durante i quali verranno affrontati i temi principali presenti nelle mozioni dei candidati nazionali:
– Lavoro (6 aprile)
– Il ruolo del Partito (12 aprile)
– Scuola (20 aprile)
– Inclusione sociale (27 aprile).

Tutti gli incontri si terranno nella sede del PD Prato, in via Carraia 15, alle ore 21.
Come già scritto, invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare attivamente, sperando nella costruzione di un percorso realmente partecipato.

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