Giovani Democraticə Prato
Chi siamo

Chi siamo

“Se i giovani si organizzanosi impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c’è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull’ingiustizia.“  [cit. Berlinguer]

Il Nostro Statuto

I Giovani Democratici sono l’organizzazione politica giovanile del Partito Democratico. Diffusi sul territorio nazionale, c’è una segreteria nazionale, poi le varie regionali, e quelle locali. È pertanto previsto uno statuto comune a tutte le federazioni.

I Giovani democratici di prato hanno deciso in sede congressuale 2020 di integrare con un proprio statuto. Formalizzare e Sancire la struttura interna e  rapporti esterni. Si disciplina anche la comunicazione social e il lato organizzativo che tenga conto delle sensibilità politiche elaborate che la giovanile deve integrare anche in se stessa. Linguaggio inclusivo e pratiche di coinvolgimento non elitarie che costituiscono l’ambizione per il modello sociale che si intende costruire e proporre, sperimentandole e applicandole nei giovani democratici di prato come comunità.

ART 1. Gli iscritti e le iscritte ai Giovani Democratici condividono, rispettano e promuovono i principi cardine della Costituzione Repubblicana, impegnandosi a garantirli in ogni sede. I Giovani Democratici sostengono la pace e il rifiuto della guerra come mezzo per la risoluzione di conflitti tra Popoli e Paesi; mirano ad una realizzata equità sociale, ad uno sviluppo che parta dal rispetto dell’ambiente, ad una democrazia che sia fattivamente rappresentativa, alla centralità dell’istruzione come mezzo di integrazione del cittadino nella società. I Giovani Democratici riconoscono come fondamentale il valore della solidarietà; si riconoscono nei valori del femminismo intersezionale, rifiutando la violenza e gli stereotipi di genere e promuovendo l’inclusione della comunità lgbtqia, la tutela e il riconoscimento dei diritti di quest’ultima. I Giovani Democratici si riconoscono nei valori dell’europeismo e dell’internazionalismo, basati sul principio del federalismo


ART 11. La Segreteria è espressione del suo Segretario e della sua direzione politica. E’ tra i più importanti organi decisionali della Giovanile: insieme al Segretario conviene le linee politiche rispetto alla politica interna della Giovanile e ai suoi rapporti esterni e convoca l’Assemblea degli iscritti dei GD. Alla Segreteria possono essere invitati i rappresentanti delle associazioni di riferimento con cui la Giovanile dialoga.

Segretario: Niccoló Ghelardini 

Responsabile Organizzazione: Sarà Brogi

Tesoriere: Leonardo Nenciarini

Coordinatore tematico: Demetrio Berti

Responsabile rapporti Provincia: Michele Arcidiacono

Responsabile Comunicazione e Attualità: Stefano Ciapini

Responsabile Ambiente: Demetrio Berti

Responsabile Diritti Civili e politiche di genere: Sara Brogi

Responsabile Europa e politica Estera: Stefano Ciapini

Responsabile Integrazione: Michele Arcidiacono

Responsabile Politiche sociali: Francesco Natali

Responsabile Scuola: Arjana Salimusaj

il Congresso 2020

CONGRESSO 2020

Il 18 luglio 2020 i GD Prato sono andati a congresso, eleggendo la segretaria Maria Logli, espressione di un percorso congressuale che ha prodotto il documento “la prossima a sinistra”. Proposto un modello di partecipazione interna e di coinvolgimento delle realtà esterne, il documento rappresenta l’ambizione di una politica non rassegnata, ma fiduciosa che un una società diversa è possibile, e che la sua formazione è responsabilità fondante di un partito di sinistra. Nata come “il vento fischia ancora”, per riassumere lo spirito di una giovanile che dopo la sfida amministrativa “pretendi il futuro”, era pronta a raccogliere e proseguire un percorso che doveva evolversi ancora. Tale documento costituisce ad oggi la sintesi più completa dell’alternativa che i GD Prato propongono all’attuale sistema egemonico liberista.

Occorre comprendere quale sia il nostro ruolo in un periodo storico di disgregazione e sfiducia nella politica dei Partiti. Non dobbiamo rispondere all’emergenzialità degli interessi privati, ma risolvere i problemi del presente con uno sguardo al futuro, mettendo al centro la nozione di responsabilità.In questo scenario di crisi della sinistra, noi GD non dobbiamo essere solo uno spazio di discussione e rappresentanza delle questioni della nostra generazione. Dobbiamo, altresì, sfruttare lo sguardo dei giovani per costruire un’idea di società rivolta a un futuro che ci riguarda, rispondendo ai problemi dell’oggi con soluzioni comuni ad esigenze differenti. Troppo spesso i GD sono stati relegati a baby PD, ma la nostra prospettiva non è giovanilista: prima della nostra età, a unirci è la condivisione di un progetto politico fondato su valori condivisi ed elaborazioni costruite sul “noi”. Un “noi” che abbiamo cercato di allargare al mondo esterno: all’associazionismo, ai sindacati, ai movimenti, ai territori.Come organismo autonomo, con metodo e obiettivi propri, siamo ricettori dei cambiamenti intergenerazionali e delle presenti evoluzioni sociali, e promuoviamo, così, una nostra visione, mettendola a disposizione del PD. Vogliamo incarnare un modello di sinistra, promotrice di un’identità alternativa a quella vigente, schiacciata sulla contingenza e sulle logiche di Governo. Vogliamo farlo considerandoci luogo di formazione per la futura classe dirigente del PD e per tutti e tutte coloro che abbiano voglia di mettere le proprie idee, tanto quanto i propri limiti individuali, a disposizione di una comunità, consapevoli che dietro ogni opinione può nascondersi una rivoluzione. Coniughiamo quest’ambizione e questa autonomia con la lealtà a una casa comune. Non dobbiamo allontanarci dalle sedi e dalle politiche del Partito Democratico laddove siano presenti momenti di contrasto, ma riformare il PD attraverso la nostra rappresentanza all’interno degli organi di discussione democratica del Partito, quali l’Assemblea, la Direzione e la Segreteria.

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#ontheroad

Nel 2018 I GD Prato avevano già sperimentato e metabolizzato un modello partecipativo fondato su campagne di ascolto. Scopo è formarsi, ma anche coinvolgere cittadini e terzo settore in un percorso elaborativo. L’abusato slogan “tornare a parlare con la gente”, depurato dalle modalità da comitato elettorale, è diventato il modo con cui raggiungere le esperienze personali di chi sperimenta quotidianamente le ingiustizie e i disservizi, oltre la retorica del “abbiamo fatto il possibile, e tutto giusto”. Rispolverata una vecchia fiat 500 F rossa, nasce così la campagna #ontheroad, simbolo poi della concreta presenza su strada dei giovani democratici. La sezione raccoglie dunque tutti qui momenti, anche senza la 500, in cui i GD Prato “Manifestano” il loro modo di aprirsi all’esterno.

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Tavoli Tematici

 

ART 13. I GD Prato portano avanti un’elaborazione tematica che passa attraverso il coinvolgimento degli iscritti e delle iscritte. Per questo uno degli strumenti fondamentali di cui può dotarsi un dirigente con delega tematica è un tavolo di lavoro, permanente o meno, che funga da luogo di confronto e di elaborazione partecipata delle posizioni politiche della Giovanile rispetto ai relativi temi, promuovendole poi attraverso l’azione culturale nella società civile o nell’azione amministrativa all’interno della città. Ogni militante può partecipare a più tavoli.

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Amministrative

ART 21: I GD Prato promuovono la propria rappresentanza amministrativa nei Comuni di riferimento, consapevoli dei differenti ruoli tra Giovanile e Amministrazione. I GD, infatti, agiscono costruendo un’azione culturale in grado di far emergere bisogni ed esigenze della persona ed elaborando un programma politico lungimirante; l’Amministrazione, invece, risponde alle esigenze concrete e anche emergenziali della popolazione.

 

ART 22: I GD Prato a livello provinciale cercano di favorire la sintesi tra i livelli territoriali di riferimento e l’azione politica degli amministratori, nel rispetto delle peculiarità e delle esperienze di ogni Comune.

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onda arancione

A questa azione è necessario contribuire riformando internamente i circoli, la cui attività si limita spesso al tesseramento e all’organizzazione di incontri tra la cittadinanza e gli amministratori locali. Molti circoli arrancano nel rinnovare la classe dirigente e attrarre nuovi militanti. Proprio per la loro dislocazione geografica i circoli dovrebbero essere prima di tutto luoghi di formazione, luoghi dove si crea e si rinnova il senso di appartenenza, attraverso strumenti di partecipazione garantiti dallo Statuto come quello del referendum degli iscritti. Dovrebbero essere, inoltre, interlocutori capaci di dialogare con le associazioni del territorio, portatrici di istanze precise grazie al loro impegno quotidiano nel contesto locale. Tuttavia, la sola dimensione del circolo non può bastare. Per sopperire alla mancanza di ascolto e confronto con la cittadinanza, i GD possono contribuire nell’ottica di un rinnovamento. Non ci si può limitare ad invitare i singoli giovani alle attività di circolo: dev’esserci, anche sui territori, una giovanile pronta ad accogliere le persone interessate inserendole in un percorso di presa di coscienza, affinché possano maturare una graduale consapevolezza rispetto al mondo politico e al loro impegno in relazione ad esso. I giovani e le giovani d’oggi non sono persone egoiste o limitate che non s’interessano di politica, come troppo spesso sentiamo dire: hanno solo bisogno di capire che possono davvero prender parte ad un cambiamento. Solo così saremo in grado di strutturare percorsi che portino i giovani a militare. Creeremo le condizioni per elaborare insieme nuove proposte e nuovi metodi di fare politica sul territorio

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