Perché sostengo Andrea Orlando come candidato alla segreteria del PD
Perché sostengo Andrea Orlando come candidato alla segreteria del PD

Perché sostengo Andrea Orlando come candidato alla segreteria del PD

                                                                                                                                                                                 di Michele Arcidiacono

Il mio forte entusiasmo recente, legato a questo mondo di donne, uomini e ragazzi, che sono animati da idee, tanta voglia di fare e di cambiare, si sposa perfettamente col il dibattito interno riguardo il futuro segretario del partito, partito nel quale, per altro, sono appena entrato (ho ricevuto la tessera solo il 28 febbraio di quest’anno). Quindi acceso da questo confronto, ho cercato di farmi un’idea su chi avrei potuto sostenere, non solo con il gesto del voto ma cercando di analizzare e studiare il più possibile sui temi e partecipando a varie iniziative. Già inizialmente la figura di Orlando mi aveva incuriosito, quando ad un’Assemblea Nazionale del Partito Democratico aveva preso la parola e vedevo che cercava di conciliare le parti che oggi conosciamo, mio malgrado, divise: il progetto della mozione e l’idea di un partito diverso da come è stato gestito in questi ultimi anni, sicuramente più coeso e che non teme né il confronto né il dissenso, che si ritrovi nelle radici di un vero centrosinistra e che cerci comunque un punto in comune, un compromesso al rialzo, è quello a cui puntiamo!

Francamente adesso credo che sia necessario ritrovare un’identità dalla quale poi si possa ripartire con nuove basi per affrontare al meglio le sfide che il domani ci proporrà, avendo ben definita la linea e dare di nuovo una casa ai tanti, troppi cittadini ed elettori delusi e che si sono disamorati nei confronti della politica del partito, e non solo purtroppo.

Per questo credo in Orlando, sia per empatia personale e il metodo di lavoro, sia, ovviamente, per i contenuti: per la nostra comunità penso che sia la figura migliore, non in assoluto, sia ben chiaro, io non credo che il candidato sia perfetto, come non credo che ci siano solo difetti nelle mozioni degli altri due candidati: cerco di non muovermi col paraocchi, ricordando che comunque vadano i risultati, siamo tutti membri della solita comunità e dovremo ritornare a lavorare nel concreto, con le persone. Ho riscontrato nel suo pensiero elementi a me cari, e che hanno influito sulla mia scelta di partecipare attivamente, per poter cambiare ciò che non mi stava bene, combattendo contro le ingiustizie di vario tipo grazie ai mezzi, troppo spesso sminuiti, come la partecipazione e il dialogo, l’uguaglianza, l’ascolto, i diritti e i doveri del lavoro, la scuola come educazione, essere insieme agli umili e agli oppressi dando voce ai loro bisogni comprendendoli e non cavalcando il malumore, (arrivato a livelli altissimi purtroppo nel nostro paese), e avere una chiara visione dell’asseto del partito che ci impegneremo a costruire insieme, con Orlando come segretario.

Grazie

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