Moderna e sostenibile: Prato come noi la immaginiamo
Moderna e sostenibile: Prato come noi la immaginiamo

Moderna e sostenibile: Prato come noi la immaginiamo

Immacolata Ranucci, Resp. Tavolo Ambiente e Sostenibilità GD Prato

Come immaginate la città di Prato tra dieci anni? E tra trenta? Cinquanta?

Noi la immaginiamo, e vorremmo che diventasse, una città moderna, aperta, innovativa, sostenibile. Una città a misura d’uomo, che permetta a ciascuno di viverla secondo le proprie necessità, e non in base ad un ritmo imposto. Una città del Benessere, che favorisca la salute del corpo e che garantisca spazi e tempi per coltivare interessi e passioni buone per il cittadino e per la società tutta. Vogliamo per il futuro di questa città uno sviluppo urbano che vada di pari passo con lo sviluppo umano e sociale di chi la vive.

È solo guardando alla città come habitat che riusciamo a capire quanto sia necessario prendersene cura da un punto di vista ambientale, per poter concretizzare, passo dopo passo, la visione che abbiamo.

Già la strategia europea per lo sviluppo, riassunta in 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, ci offre importanti indicazioni in merito all’urgenza di una pianificazione sostenibile, dal punto di vista sociale, economico ed ambientale. In un contesto mondiale ed europeo di innovazione nel campo della sostenibilità, con sempre nuove città che si modernizzano sviluppando sistemi energetici e di trasporto radicali ed efficaci, non possiamo rimanere indietro. Non lavorare in questa direzione, oggi, vuol dire arrendersi al progresso e decidere di restare indietro. Si aprono inoltre nuove prospettive, si rendono necessarie nuove figure professionali e nuove forme di scambio, con un ritorno positivo per tutti.

Inseguire una crescita sostenibile significa avere a cuore il benessere dei cittadini, a tutti i livelli della loro vita ed interazione con la città. In più, il valore aggiunto complessivo è di molto superiore al guadagno di ogni singolo individuo. Per fare un esempio banale, chi va a lavorare in bici risparmia sull’auto e ne ha un beneficio in salute, a cui bisogna aggiungere il beneficio per tutta la società derivante dal minor inquinamento e dal decongestionamento del traffico.

Il settore dei trasporti è necessariamente uno dei primi ad essere massicciamente coinvolto in questo processo di cambiamento. Con il modificarsi delle esigenze e delle preferenze degli utenti, adeguare il sistema diventa un imperativo. Maggiore diversificazione delle destinazioni e dei tragitti porta alla necessità di cambiare mezzo in base alla comodità rispetto alla singola meta. L’elevato numero di spostamenti quotidiani, che molti cittadini affrontano con stress, evidenzia il problema dell’affollamento delle strade, della frenesia della guida e dei rischi ad essi connessi.

Per questo una pianificazione mirata, volta ad incentivare l’uso di mezzi di trasporto non inquinanti e meno ingombranti, potrà non solo migliorare la salute fisica di tanti volenterosi e la qualità dell’aria che tutti respiriamo, ma potrà anche alleggerire lo stress e facilitare chi non può fare a meno di usare l’automobile. Inoltre diminuiranno i rischi legati al traffico, rendendo le nostre strade più sicure e più vivibili anche da parte dei cittadini che preferiranno spostarsi a piedi.

Non possiamo poi non citare i vantaggi che trarrebbero coloro che hanno attività commerciali in strade molto trafficate e a veloce scorrimento: la riqualificazione urbana ed il conseguente aumento della vivibilità delle strade stesse porterebbe nuova linfa a quei tanti luoghi che prima erano visti come meri assi di attraversamento.

Il cammino verso la piena efficienza e realizzazione di un sistema di trasporto sostenibile è lungo, ma già oggi piccoli passi sono necessari ed incoraggianti.

La realizzazione di piste ciclabili è un primo tassello di questo grande puzzle. Sebbene non basti una ciclabile per creare un ciclista, la sua assenza è sicuramente motivo per cui tanti non si sentono sicuri nello spostarsi in bici. Ad oggi sono già tanti i lavoratori ed i giovani che hanno scelto di usare la bicicletta come mezzo di trasporto principale, facendo un favore a loro stessi ed anche a tutti noi. Sono tanti anche coloro che scelgono di usare la bici per raggiungere la stazione o altri punti di snodo del trasporto pubblico. Una pista ciclabile significa dare sicurezza e dignità a chi ogni giorno affronta la strada con i rischi che comporta. Significa incentivare chi non ha mai pensato di poter attraversare un mare di auto pedalando per percorrere solo un paio di chilometri, per paura o scomodità.

Per tutti questi motivi, le dichiarazioni di Patrizia Ovattoni, Segretaria della Lega, in merito alla nuova pista ciclabile in Viale Montegrappa sono ancor più imbarazzanti. Sostenere che servirà solo a stranieri e richiedenti asilo non solo è razzista, svelando ancora una volta l’ossessione che la Lega ha per l’immigrato, ma toglie dignità – se non rinnega l’esistenza – ai tanti cittadini che di quella ciclabile hanno bisogno.

Se loro immaginano una città piena di auto e con un esercito di uomini neri che invadono le strade in sella alle biciclette, noi immaginiamo una città che offra a tutti la possibilità di spostarsi nel modo più efficiente e sostenibile, avendo a cuore il benessere e la salute di tutti i cittadini ed utenti della strada.

Vogliamo una Prato moderna, aperta, innovativa e sostenibile.

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