Il mio Sì alla Riforma Costituzionale
Il mio Sì alla Riforma Costituzionale

Il mio Sì alla Riforma Costituzionale

di Maria Rita Paratore, Portavoce provinciale della Federazione degli Studenti Prato

Sabato, mentre volantinavo per il Sì al Referendum Costituzionale, mi sono resa conto che non solo le strade di Prato sono ricche di tutte le culture di questo mondo, ma che queste culture, così diverse, possono riuscire a vivere in modo armonico e creare ricchezza.

Un signore di origine marocchina, francofono, mi dice che lui è da 10 anni che è in Italia e che la Riforma gli piace. Penso: “lui è in Italia da così tanto tempo, si è inserito nel nostro tessuto economico/lavorativo e non può partecipare alla nostra vita pubblica”. Altri  giovanissimi hanno preso il volantino e hanno sussurrato al compagno o all’amica:”io non posso votare. Non ho ancora la cittadinanza.”

Sono ragazzi che hanno riempito e riempiono ad oggi le nostre scuole, hanno arricchito le nostre conoscenze. Le nostre classi parlano chiaramente. E’ una nuova società quella che abbiamo sotto gli occhi. Non dobbiamo essere miopi e cercare di negarla. A loro, a questi ragazzi che hanno la mia età, che sono italiani quanto me, che hanno studiato come me, che sono portatori di un patrimonio immenso, è a loro che noi dobbiamo delle risposte vere. Questo mi spinge fortemente a credere che la nostra democrazia debba assolutamente fare dei passi avanti, perché se una comunità muta, allora anche le sue regole del gioco devono mutare, andando di pari passo con essa. Chi si ostina a non vedere il cambiamento e non accettarlo, non solo è miope, ma perde tanto. Perde in ricchezza, perde in solidarietà, perde in cultura e in umanità.

E quel Sì che dirò al Referendum del 4 dicembre assume per me ancora più importanza, perché non sarà fine a se stesso, ma sarà un punto di partenza. Non sono pienamente d’accordo con chi afferma che le Riforme politiche si possono continuare a fare anche con questa struttura parlamentare. Certo, possiamo provare a farle, ma ahimé, come vediamo, il compromesso ci ha fatto sacrificare la Stepchild Adoption nella Legge sulle Unioni Civili, per esempio. O ancora, aspettiamo ancora una conferma per la legge sullo Ius Soli Temperato.

Le Riforme politiche hanno trovato ostacoli non indifferenti con questa struttura, e le eccezioni che ci sono state, come l’approvazione della legge Mattarellum approvata in 17 giorni, non confermano la regola, ma rimangono eccezioni. Quindi dico: ridiamoci delle regole nuove, riorganizziamo il nostro contenitore (che sarebbe il Parlamento e i rapporti con gli Enti territoriali) e in virtù di questo, riempiamolo di Politica. Una politica nuova, diversa, più coraggiosa che si assuma le proprie responsabilità e non le lasci a giochi di poteri e maggioranze incerte al Senato, come finora è stato per la maggior parte.

Quindi voterò Sì perché ieri ho visto il cambiamento sotto i miei occhi, perché voglio che si guardi al dopo Referendum con lungimiranza e consapevolezza che davanti a noi si aprono partite non indifferenti. Voglio una Riforma sui Partiti, una legge sullo Ius Soli, l’integrazione della stepchild nella legge sulle Unioni Civili. Voglio una Riforma seria sulla Scuola e sul Lavoro e una riflessione sul mondo dell’Opinione Pubblica.

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