Dati per scontati: il pensiero sull’Osservatorio
Dati per scontati: il pensiero sull’Osservatorio

Dati per scontati: il pensiero sull’Osservatorio

                                                                                                                                                                                         di Hamza Abbas

Lo sapete quanti sono i richiedenti asilo che hanno ottenuto lo status a Prato? Sapete quanti sono i figli di immigrati pakistani che frequentano regolarmente la scuola? Qual è la sorte di quelli che non seguono un percorso scolastico? Qual è il numero esatto delle ditte cinesi a Prato? Se i dati che immaginate non fossero corretti? Se non avessimo, letteralmente, tutti i dati?

Tante domande e poche risposte. E’ proprio questo l’obiettivo della campagna “Dati per scontati”: proporre un modo per trovare le risposte alle tante questioni spesso date per scontate.
La campagna dei Giovani Democratici di Prato ha previsto sulla proposta di un Ssservatorio di ricerca a Prato per scoprire e studiare in modo dettagliato e approfondito i vari fenomeni che caratterizzano le comunità extracomunitarie che risiedono sul suolo pratese e non solo. Ci sono realtà che conducono studi e ricerche su Prato, ma non sono sufficienti e non hanno l’obiettivo di trovare percorsi d’inclusione etnica e sociale sul nostro territorio.

E’ necessario che le dinamiche che caratterizzano ciò che avviene sul nostro territorio siano studiate complessivamente. Abbiamo bisogno di informazioni e dati oggettivi che ci forniscano una base solida sulla base della quale gestire e comprendere la realtà migratoria pratese: dalle abitudini dei cittadini stranieri residenti alle loro condizioni socio-economiche; dal funzionamento dell’accoglienza al fenomeno della tratta; dalla tutela dei lavoratori alle interazioni nei luoghi di culto che essi frequentano; dalla scuola al ruolo delle associazioni culturali.
Io penso che solo avendo dati oggettivi alla mano si possano affrontare e contrastare vari problemi legati a questa città, tra cui illegalità e microcriminalità.
Ho aderito pure io a questa iniziativa con buona voglia insieme ad altri abili e competenti ragazzi della mia stessa età.
Essendo figlio di immigrati e residente di questa città in primis penso sia un mio dovere sacrosanto contribuire allo sviluppo di questa magnifica città soprattutto in un periodo come questo.

Questa è una città che con sacrifici e accoglienza ha fatto di sé un “Gigante”. Sono rimasto molto soddisfatto della mia partecipazione a questo progetto; abbiamo consegnato centinaia di volantini alla cittadinanza pratese per far sapere a quante più persone possibili dell’Osservatorio che proponiamo. Quello che vi posso dire è che la stragrande maggioranza dei pratesi è stata a nostro favore, alla fine pure loro vorrebbero sapere quello che davvero li circonda e questo potrebbe anche sbugiardare qualche falso mito. Io penso che un tema così si debba affrontare tenendo insieme valori e pragmatismo.

Ovviamente il percorso non è stato contornato da rose e fiori, ci sono persone (anche se in piccola percentuale) che non sono contente dei servizi e dell’attuale situazione. Ma l’obiettivo dei GD è proprio quello di apprendere dalle critiche migliorando le nostre capacità, partendo dall’ascolto delle esigenze delle persone.

Attendo che l’Osservatorio sia realtà e che inizi il proprio lavoro: sono sicuro che questo contribuirà tanto allo sviluppo della città di Prato. Crediamo che Prato possa davvero essere d’esempio su questo tema e realizzarsi tramite il superamento delle attuali difficoltà.

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