L’accoglienza dei migranti a Prato
L’accoglienza dei migranti a Prato

L’accoglienza dei migranti a Prato

di Maria Logli

A causa della preoccupante crescita dei conflitti degli ultimi 5 anni (8 nuove guerre in Africa, 3 in Medio Oriente, 3 in Asia ed 1 in Europa) il numero di persone che decidono di migrare è in crescita: si registrano, secondo l’UNHCR, 60 milioni di rifugiati, dei quali 38,2 milioni sono sfollati interni, 1 milione e 800 mila persone richiedono l’asilo, mentre i rifugiati in senso stretto arrivano a quasi 20 milioni.

Gli arrivi via mare nel corso del 2015 sono stati 366.402, il cui 49% proviene dalla Siria, il 12% dall’Afghanistan, l’8% dall’Eritrea, il 4% dalla Nigeria, il 3% dall’Iraq, il 3% dalla Somalia, il 2% dal Sudan, il 2% dalla Repubblica del Gambia, l’1% dal Bangladesh ed altrettanti dal Senegal.

Per quanto riguarda le rotte, le principali sono due: quella italiana, per i provenienti da Tunisia, Libia, Egitto, Turchia e Grecia, che puntano soprattutto a Francia e Nord Europa, e quella balcanica, poiché dalla Grecia si intende passare attraverso Macedonia e Serbia per raggiungere l’Ungheria.

Infatti, in quanto ad arrivi, la Grecia è il paese che ha subito il flusso maggiore (244.855 persone) mentre in Italia circa la metà (119.500 arrivi). A Malta sono registrati 94 arrivi.

In un periodo storico in cui i flussi migratori sono dunque ormai prevedibilmente crescenti, è necessario cambiare la connotazione emergenziale che ancora caratterizza il sistema d’accoglienza per strutturare una soluzione che affronti la problematica in modo più globale.

A livello dei singoli territori, di conseguenza, un problema d’integrazione viene gestito come un problema d’ordine pubblico.Per capire il funzionamento del sistema d’accoglienza a livello pratese, abbiamo deciso d’incontrare le associazioni che hanno vinto il bando della prefettura per occuparsi di tale servizio: Opera Santa Rita, Cooperativa Pane e Rose, Consorzio Astir.

Dai primi incontri informali abbiamo imparato moltissimo, dal criterio di distribuzione (che avviene secondo la decisione ministeriale, in proporzione alla popolazione a livello provinciale) alle modalità con cui si svolge la richiesta d’asilo, dai servizi che vengono dati al richiedente alle misure prese al fine di renderlo autonomo una volta che si è inserito nel successivo sistema di protezione (SPRAR).

Abbiamo incontrato gli operatori che si occupano di accoglienza con la Cooperativa Pane e Rose, che si sono mostrati disponibili a raccontare la loro esperienza lavorativa, grazie alla quale abbiamo potuto riflettere su quale potesse essere il nostro contributo.

E’ emersa la volontà di creare situazioni in cui queste persone possano uscire dagli appartamenti e stringere legami, prender parte a delle attività, sentirsi parte di una società, autonomizzarsi dal punto di vista psicologico, sociale ed, ovviamente, economico.

Per fare ciò, è importante che non abbiano solo rapporti in cui ricevono, ma anche in cui danno: i momenti di scambio sono fondamentali e non possono dipendere esclusivamente dalla volontà di alcuni volontari. Per questo vorremmo istituzionalizzare incontri in cui sia possibile questo tipo di interazione con associazioni che svolgono attività sportive, ricreative, culturali.

Sarebbe inoltre interessante mettere a contatto una realtà come quella dei profughi con individui provenienti dall’ambiente scolastico, cosicché si crei un’opportunità costruttiva e formativa dal punto di vista relazionale, linguistico e culturale: potrebbero aver luogo tandem linguistici, scambi culturali, tornei sportivi e molto altro con alunni che frequentano le scuole medie superiori e studenti delle università straniere presenti a Prato nonché delle università presenti nei territori limitrofi.\n\nPer intraprendere questo percorso è nostra intenzione incontrare\nassociazioni con le quali instaurare un rapporto di collaborazione, visitare gli appartamenti in cui i migranti vengono ospitati, organizzare iniziative e vivere un’esperienza che ci accrescerà dal punto di vista personale e politico.

Se siete interessati potete unirvi a noi: la data dei prossimi incontri è indicata sul nostro calendario.

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