di Mikol Fazio e Niccolò Ghelardini, tavolo scuola GD Prato
Spesso in tanti lo dimenticano ma gli studenti e le studentesse hanno diritti, non solo doveri. Il diritto allo studio, in particolare, significa eque possibilità e libertà formative. Essere studenti oggi, invece, si scontra con le problematicità di un diritto tanto importante. La DDI (didattica digitale integrata che prima era DAD ma cambia poco) continua a evidenziare le differenti circostanze individuali: connessioni internet inesistenti o che non funzionano, abitazioni troppo piccole in cui è complicato seguire le lezioni, nuclei familiari numerosi che devono dividersi gli strumenti e gli spazi disponibili. Gli studenti devono potersi sentire accolti dal sistema scolastico, devono riconoscere di esserne davvero i protagonisti: ciascuno a modo proprio ma con le medesime possibilità di confronto e partecipazione.
In una situazione come questa, dalla quale sono emerse tutte le problematiche presenti nel mondo scolastico, non si può che ripartire mettendo le esigenze degli studenti al centro; sta a noi, sta alla Politica agire creando tavoli di ascolto e riflessione con docenti, presidi, personale ATA ma soprattutto con gli studenti. Sono i ragazzi che in primis devono vivere bene all’interno di questa Istituzione così importante, sono loro che devono vivere dentro quegli edifici per almeno 10 anni ed è giusto che ci stiano bene.
Noi GD Prato stiamo ripartendo su questo fronte, dopo l’approvazione della mozione sugli spazi di studio in Consiglio Comunale, abbiamo discusso con associazioni per capire come dovessero essere questi spazi, quali dovessero essere le caratteristiche necessarie fino a far circolare un questionario a riguardo. È si un piccolo passo, il primo, ma con la consapevolezza che non deve essere assolutamente l’ultimo.
