Mese: <span>Marzo 2016</span>
Mese: Marzo 2016

Prato città del libro

di Maria Rita Paratore

La Prato che ci immaginiamo è una città che faccia del libro, della lettura e dei suoi spazi un punto di forza. Questa è la prima campagna che il tavolo scuola dei Giovani Democratici si sente il dovere di portare avanti, completando il percorso già avviato nelle scuole dalla Federazione degli Studenti di Prato per quel che concerne i libri di testo e la limitazione delle nuove edizioni.

A fronte di un 18% di abbandono scolastico in un range tra i 13 e i 18 anni, dobbiamo chiederci infatti cosa c’è che non va nel sistema scolastico, e soprattutto cosa la città ancora non offre agli studenti.

Non ci siamo mai accontentati della semplice frase “Non ha voglia di studiare”. Non ci crediamo, non ci vogliamo credere. Se è vero che la radice latina del verbo “studeo” significa amare, noi dobbiamo ritornare a riempierla di un senso vero.

Ed ecco che parlare di scuola e dei suoi studenti significa inevitabilmente parlare di società. Significa chiedersi quale società vogliamo costruire, quali cittadini vogliamo formare, in definitiva quale aspetto vogliamo per la città di domani.

Crediamo che una città che riparta dal libro, sia una città che renda possibile l’emancipazione sociale e culturale di ciascuno, permettendo quindi libertà di pensiero e formando coscienze critiche.

Non è semplice intraprendere questo percorso: servono tempo e investimenti. Prima di tutto però, serve un progetto e un percorso condiviso che non si limiti a dialogare solo con un’unica categoria, ma che affronti poliedricamente la questione.

Vogliamo capire qual è il profilo del “lettore pratese” e quale invece il profilo di chi non legge, per capirne le ragioni, così da trovare una soluzione al problema. Per questo motivo ci siamo proposti, in primo luogo, di iniziare una campagna di ascolto. Coinvolgeremo prima di tutto quella fascia di giovani che va dai 13 ai 20 anni per capire le loro esigenze; gli insegnanti, così da rimettere in questione in positivo il loro ruolo fondamentale di educatori e di formatori dei futuri cittadini; ascolteremo poi le librerie e le biblioteche, le associazioni che in città operano e progettano sul tema e le categorie economiche.

Tutto ciò ci servirà per avere una fotografia più nitida e chiara di quella che è la realtà pratese e ci aiuterà a dare qualità e validità alle nostre proposte.

Già la Federazione degli Studenti si è messa in moto per capire nelle scuole come risolvere il problema del caro libri. Parlando con gli studenti, risulta evidente la necessità di abbattere i costi dei libri scolastici, poiché gravano sempre di più sulle famiglie. Di qui la proposta di limitare le nuove edizioni e di istituire un comodato d’uso, con l’aiuto di Provincia e Scuole Superiori. Il lavoro della Federazione degli Studenti mette in luce quindi una questione fondamentale: le barriere economiche sono un grande ostacolo alla fruizione dei saperi.

Alla luce di questo, vogliamo impegnarci e non vogliamo farlo da soli. Più idee ci sono, più il nostro lavoro sarà completo. Quindi non esitare a dire la tua, vieni a trovarci ai prossimi incontri che faremo.

Intanto ti aspettiamo il 1 aprile in Via Carraia alla prossima riunione del tavolo scuola.

L’accoglienza dei migranti a Prato

di Maria Logli

A causa della preoccupante crescita dei conflitti degli ultimi 5 anni (8 nuove guerre in Africa, 3 in Medio Oriente, 3 in Asia ed 1 in Europa) il numero di persone che decidono di migrare è in crescita: si registrano, secondo l’UNHCR, 60 milioni di rifugiati, dei quali 38,2 milioni sono sfollati interni, 1 milione e 800 mila persone richiedono l’asilo, mentre i rifugiati in senso stretto arrivano a quasi 20 milioni.

Gli arrivi via mare nel corso del 2015 sono stati 366.402, il cui 49% proviene dalla Siria, il 12% dall’Afghanistan, l’8% dall’Eritrea, il 4% dalla Nigeria, il 3% dall’Iraq, il 3% dalla Somalia, il 2% dal Sudan, il 2% dalla Repubblica del Gambia, l’1% dal Bangladesh ed altrettanti dal Senegal.

Per quanto riguarda le rotte, le principali sono due: quella italiana, per i provenienti da Tunisia, Libia, Egitto, Turchia e Grecia, che puntano soprattutto a Francia e Nord Europa, e quella balcanica, poiché dalla Grecia si intende passare attraverso Macedonia e Serbia per raggiungere l’Ungheria.

Infatti, in quanto ad arrivi, la Grecia è il paese che ha subito il flusso maggiore (244.855 persone) mentre in Italia circa la metà (119.500 arrivi). A Malta sono registrati 94 arrivi.

In un periodo storico in cui i flussi migratori sono dunque ormai prevedibilmente crescenti, è necessario cambiare la connotazione emergenziale che ancora caratterizza il sistema d’accoglienza per strutturare una soluzione che affronti la problematica in modo più globale.

A livello dei singoli territori, di conseguenza, un problema d’integrazione viene gestito come un problema d’ordine pubblico.Per capire il funzionamento del sistema d’accoglienza a livello pratese, abbiamo deciso d’incontrare le associazioni che hanno vinto il bando della prefettura per occuparsi di tale servizio: Opera Santa Rita, Cooperativa Pane e Rose, Consorzio Astir.

Dai primi incontri informali abbiamo imparato moltissimo, dal criterio di distribuzione (che avviene secondo la decisione ministeriale, in proporzione alla popolazione a livello provinciale) alle modalità con cui si svolge la richiesta d’asilo, dai servizi che vengono dati al richiedente alle misure prese al fine di renderlo autonomo una volta che si è inserito nel successivo sistema di protezione (SPRAR).

Abbiamo incontrato gli operatori che si occupano di accoglienza con la Cooperativa Pane e Rose, che si sono mostrati disponibili a raccontare la loro esperienza lavorativa, grazie alla quale abbiamo potuto riflettere su quale potesse essere il nostro contributo.

E’ emersa la volontà di creare situazioni in cui queste persone possano uscire dagli appartamenti e stringere legami, prender parte a delle attività, sentirsi parte di una società, autonomizzarsi dal punto di vista psicologico, sociale ed, ovviamente, economico.

Per fare ciò, è importante che non abbiano solo rapporti in cui ricevono, ma anche in cui danno: i momenti di scambio sono fondamentali e non possono dipendere esclusivamente dalla volontà di alcuni volontari. Per questo vorremmo istituzionalizzare incontri in cui sia possibile questo tipo di interazione con associazioni che svolgono attività sportive, ricreative, culturali.

Sarebbe inoltre interessante mettere a contatto una realtà come quella dei profughi con individui provenienti dall’ambiente scolastico, cosicché si crei un’opportunità costruttiva e formativa dal punto di vista relazionale, linguistico e culturale: potrebbero aver luogo tandem linguistici, scambi culturali, tornei sportivi e molto altro con alunni che frequentano le scuole medie superiori e studenti delle università straniere presenti a Prato nonché delle università presenti nei territori limitrofi.\n\nPer intraprendere questo percorso è nostra intenzione incontrare\nassociazioni con le quali instaurare un rapporto di collaborazione, visitare gli appartamenti in cui i migranti vengono ospitati, organizzare iniziative e vivere un’esperienza che ci accrescerà dal punto di vista personale e politico.

Se siete interessati potete unirvi a noi: la data dei prossimi incontri è indicata sul nostro calendario.

http://www.nextprato.it/
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